mercoledì 12 settembre 2007

Peppe Barra:"un teatro che non va oltre il cabaret televisivo".

“Giovani autori inesistenti e testi privi di novità per un teatro sempre più alla deriva” Ad affermarlo è Peppe Barra

di Giuseppe Giorgio

Parlando di teatro, costa sta succedendo attualmente nelle sale napoletane?

“Un bel niente? Si propone sempre lo stesso teatro con la stessa gente che continua a non andare oltre il cabaret televisivo trasferito in palcoscenico e la satira politica. In scena si mettono testi sempre privi di novità e la colpa spesso è dei produttori che badando solo al botteghino non si preoccupano più di proporre cose veramente belle”.

“Che speranze possono nascere dagli autori di oggi?

Nessuna perchè penso che i giovani autori siano pressoché assenti. Ieri c’era il povero Ruccello prematuramente scomparso, oggi c’è qualcuno come Santanelli ma per il resto, a dire il vero, la scelta attuale è veramente desolante e difficile”.

Cosa proporrebbe di fare?

“Io non propongo niente! Bisogna solo che qualcuno inizi a rimboccarsi le maniche. Personalmente quando mi capita l’occasione faccio sempre del mio meglio ma il più delle volte non basta per svegliare dal sonno profondo una realtà davvero triste e priva di volontà”.

Un attore come Carlo Giuffrè, ha dichiarato che il pubblico napoletano è il peggiore d’Italia, lei che pensa al proposito?

“Il pubblico napoletano è il peggiore d’Italia per chi fa il teatro come lui! Gli spettatori della nostra città sono quelli di una grande capitale e come tale di una estrema competenza. Dinanzi ad essi, infatti, devono aver paura soltanto quegli attori che temono un giudizio serio e severo. Io non ho mai avuto paura del pubblico napoletano perché lo amo profondamente così come lo stesso ama me ed i miei spettacoli rispettandomi e comprendendomi”.

1 commento:

Anonimo ha detto...

singolare questa affermazione da uno che fa lo stesso spettacolo da più di vent'anni.