di Giuseppe Giorgio
SAN CIPRIANO PICENTINO- L’indimenticabile “Mister Scapricciatiello”, così fu soprannominato Aurelio Fierro, per il successo americano ottenuto dall’omonima canzone, da ieri mattina ha una strada a lui dedicata. Ed è così che, alla presenza della vedova Marisa, dei figli Fabrizio e Flavio, dei fratelli e di un nutrito stuolo di artisti, politici e giornalisti, il Sindaco di San Cipriano Picentino, Attilio Naddeo, nello scoprire la targa stradale con il nome del grande maestro seguito dalla dicitura “cantore di Napoli nel mondo” ha di fatto legato alla storia la figura del personaggio della musica eternamente diviso tra la sua Montella ed una Napoli senza tempo. “Non voglio alimentare polemiche - ha detto il sindaco Naddeo - circa il fatto di avere anticipato Napoli nel dedicare una strada all’artista già cittadino onorario del nostro Comune e non voglio neanche rispondere a quanti hanno tirato in ballo le problematiche burocratiche. Voglio solo parlare di una missione portata a termine con il cuore dal Sindaco di un piccolo paese”. E ad offrire motivi di elogi per il Comune salernitano è stata la cantante Gloria Christian che, nel definire San Cipriano Picentino sempre all’avanguardia nonostante le piccole dimensioni, ha ricordato i momenti artistici vissuti insieme all’amico e collega Fierro. “Con Aurelio - ha detto la cantante- ho fatto un Festival di Sanremo dove in coppia abbiamo cantato “Piccola serenata” ed un Festival di Napoli con la canzone “Pullecenella twist”. Era una persona rassicurante che riusciva ad infondere serenità a tutti gli artisti che lo circondavano. Non avrei mai immaginato, un giorno, di fare la madrina in occasione dell’intitolazione di una strada con il suo nome”. Presente alla cerimonia svoltasi nella frazione di Campigliano, l’Onorevole Giuseppe Gargani ha affermato che da oggi i Monti Picentini porteranno l’allegria del geniale artista mentre a rafforzare la voglia di trascrivere il nome del leggendario cantore nella storia è stato l’Onorevole Alfonso Andrea che ha definito Fierro “un grande interprete ma soprattutto un intellettuale con la capacità di guardare alla società con profondità e modernità”. Anch’egli cittadino onorario di San Cipriano, dove da giovane ha lavorato e vissuto, l’attore Giacomo Furia, sfidando le avversità atmosferiche e non mancando alla cerimonia di cui è stato testimonial, ha ricordato Fierro con enfasi elogiando la decisione di dedicargli una strada così come Fabrizio e Flavio Fierro che con mamma Marisa si sono uniti alla soddisfazione generale pur non celando un poco di amaro in bocca per la superficialità del Comune di Napoli non rappresentato per l’occasione da un assente ed inutilmente atteso Assessore Ponticelli. E così tra le affermazioni del giornalista Pietro Gargano che ha parlato di Fierro come di un riformatore della canzone napoletana, le lacrime di commozione, i celati malumori e le soddisfazioni per un artista entrato ufficialmente nella toponomastica campana, la cerimonia si è conclusa sulle note di Strauss profuse nell’aria dalla banda locale e sulla memoria di un cantore che, strade a parte, rimarrà per sempre nel cuore tutti.
SAN CIPRIANO PICENTINO- L’indimenticabile “Mister Scapricciatiello”, così fu soprannominato Aurelio Fierro, per il successo americano ottenuto dall’omonima canzone, da ieri mattina ha una strada a lui dedicata. Ed è così che, alla presenza della vedova Marisa, dei figli Fabrizio e Flavio, dei fratelli e di un nutrito stuolo di artisti, politici e giornalisti, il Sindaco di San Cipriano Picentino, Attilio Naddeo, nello scoprire la targa stradale con il nome del grande maestro seguito dalla dicitura “cantore di Napoli nel mondo” ha di fatto legato alla storia la figura del personaggio della musica eternamente diviso tra la sua Montella ed una Napoli senza tempo. “Non voglio alimentare polemiche - ha detto il sindaco Naddeo - circa il fatto di avere anticipato Napoli nel dedicare una strada all’artista già cittadino onorario del nostro Comune e non voglio neanche rispondere a quanti hanno tirato in ballo le problematiche burocratiche. Voglio solo parlare di una missione portata a termine con il cuore dal Sindaco di un piccolo paese”. E ad offrire motivi di elogi per il Comune salernitano è stata la cantante Gloria Christian che, nel definire San Cipriano Picentino sempre all’avanguardia nonostante le piccole dimensioni, ha ricordato i momenti artistici vissuti insieme all’amico e collega Fierro. “Con Aurelio - ha detto la cantante- ho fatto un Festival di Sanremo dove in coppia abbiamo cantato “Piccola serenata” ed un Festival di Napoli con la canzone “Pullecenella twist”. Era una persona rassicurante che riusciva ad infondere serenità a tutti gli artisti che lo circondavano. Non avrei mai immaginato, un giorno, di fare la madrina in occasione dell’intitolazione di una strada con il suo nome”. Presente alla cerimonia svoltasi nella frazione di Campigliano, l’Onorevole Giuseppe Gargani ha affermato che da oggi i Monti Picentini porteranno l’allegria del geniale artista mentre a rafforzare la voglia di trascrivere il nome del leggendario cantore nella storia è stato l’Onorevole Alfonso Andrea che ha definito Fierro “un grande interprete ma soprattutto un intellettuale con la capacità di guardare alla società con profondità e modernità”. Anch’egli cittadino onorario di San Cipriano, dove da giovane ha lavorato e vissuto, l’attore Giacomo Furia, sfidando le avversità atmosferiche e non mancando alla cerimonia di cui è stato testimonial, ha ricordato Fierro con enfasi elogiando la decisione di dedicargli una strada così come Fabrizio e Flavio Fierro che con mamma Marisa si sono uniti alla soddisfazione generale pur non celando un poco di amaro in bocca per la superficialità del Comune di Napoli non rappresentato per l’occasione da un assente ed inutilmente atteso Assessore Ponticelli. E così tra le affermazioni del giornalista Pietro Gargano che ha parlato di Fierro come di un riformatore della canzone napoletana, le lacrime di commozione, i celati malumori e le soddisfazioni per un artista entrato ufficialmente nella toponomastica campana, la cerimonia si è conclusa sulle note di Strauss profuse nell’aria dalla banda locale e sulla memoria di un cantore che, strade a parte, rimarrà per sempre nel cuore tutti.
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