martedì 2 luglio 2013

"La Giostra" a Soccavo per un emozionante giro nel teatro di Gogol

Marianna Robustelli
di Giuseppe Giorgio
Il vino buono, così come recita l’antico detto, sta nelle botti piccole ed a ribadire tale proverbiale affermazione, sembra intervenire il teatro “La Giostra” di Soccavo, lo spazio sorretto ed animato dalle registe Maria e Valeria Tavassi che da 15 anni lottano nel segno di un amore sviscerato per la drammaturgia per dare vita e sostentamento ad una struttura capace di rappresentare una vera oasi di qualità ed innovazione in un mondo teatrale sempre più arido e privo di fantasia. E così puntando su di una programmazione in grado si spaziare tra i più grandi autori a livello mondiale tenendosi nel contempo perfettamente in bilico tra modernità e tradizione ed ancora, avvalendosi di un gruppo di giovani artisti davvero con tutte le carte in regola per proiettarsi verso più grandi e prestigiose realtà, in via dello Sport, in un angolo seminascosto di una Napoli spesso dimenticata, le sorelle Tavassi regalano al loro pubblico delle piccole perle di spettacolo unendo insieme il passato con il presente nel nome di un sentimento chiamato passione. Tant’è che dopo aver portato in scena i maggiori esponenti della drammaturgia contemporanea con la partecipazione dei più gettonati interpreti della scena teatrale nazionale, saltando da  Viviani alla Christie e da Wesker a Fo, l’ultima messa in scena in ordine di tempo presentata dall’ambizioso spazio, è stata addirittura dedicata al grande scrittore russo, maestro della rappresentazione narrativa,  Nikolài  Gogol con “L’ispettore generale” ( Revizor) , il racconto capolavoro del 1836 diventato una straordinaria commedia degli equivoci che alzando l’indice contro la corrotta burocrazia della Russia zarista riuscì con non poche polemiche a metterla efficacemente alla berlina. Una satira, davvero pungente quella scelta dalle Tavassi che nell’esaltare le peculiarità dell’opera il cui pregio maggiore risiede nell’incomparabile caratterizzazione dei tipi e degli ambienti, evidenzia le capacità di  una vulcanica compagnia tra cui figurano oltre a rampanti attrici già affermate in ambito nazionale come Marianna Robustelli ( nella foto) giovani artisti davvero degni di plausi come Luca Narciso, Monica Buonanno, Massimo Minopoli, Barbara Buonanno, Alfonso D’Auria, Melania Massa, Emanuele Scherillo, Denise Cario, e Nilsa Variale. Partendo dal lavoro maggiormente rappresentato sulle scene del teatro russo, da quella apparente comicità di Gogol ed ancora, dalla storia di un giovane scapestrato che giunto in un paesino di provincia è scambiato per l’atteso e temuto ispettore generale godendo per effetto dell’inconfessato equivoco di favori e cortesie, anche stavolta “La Giostra” che tra le sue forze trainanti annovera anche l'altra attrice di casa Maria Angela Robusteli Tavassi, ben merita l’interesse di chi dal teatro vuole soprattutto emozioni. Estremo baluardo di cultura ed amore per la scena in una zona come Soccavo, il piccolo ma grande spazio, conferma così le sue grandi peculiarità artistiche anelando ancora, prima che sia troppo tardi, l’interesse di qualche ente o istituzione, capace di sconfessare una realtà drammaticamente simile a quella del mondo di Gogol e di fare qualcosa di fattivo per una fucina di giovani attori da tutelare e per uno spazio da sempre sinonimo di un teatro scevro da imposizioni e contaminazioni di potere.   

Articolo pubblicato sul quotidiano Roma di sabato 29 giugno 2013 

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