giovedì 31 marzo 2016

“Evolushow 2.0” il comico ed attore Enrico Brignano al teatro Augusteo

di Giuseppe Giorgio
NAPOLI-  Forte e deciso al cospetto di un'umanità che dipende sempre più da internet ed aggiornando il suo spettacolo “Evolushow” alla pari di un' applicazione con il classico dell'informatica “2.0”, il comico ed attore Enrico Brignano, al teatro Augusteo, riprende il suo discorso in bilico tra l'etica ed i comportamenti umani così come tra la comicità e la filosofia. Attraversando quella darwiniana evoluzione della specie alla sua maniera, Brignano, in circa due ore e venti di spettacolo senza intervallo, osserva con acume e sarcasmo lo status deontologico dell'uomo distinguendo il  buono, il giusto ed il lecito da quanto sconveniente e cattivo rispetto ad un ideale modello comportamentale. Tant'è che con “Evolushow 2.0” da grande monologhista ed intrattenitore, Brignano offre agli spettatori le  sue riflessioni  sulla società di oggi sempre più “web dipendente” e tutti i quesiti di chi s'interroga sulle proprie origini. Parlando di coscienza, valori e di un progresso che spesso è sinonimo di regresso, Brignano, nel suo viaggio attraverso l'evoluzione della specie, si tiene perfettamente in equilibrio tra i sorrisi e le contraddizioni del genere umano così come tra il passato ed il futuro.  Muovendosi su delle scene ipertecnologiche che propongono le immagini di un mondo agli albori insieme a quelle di una civiltà avveniristisca, l'artista romano tra musiche, balletti e qualche canzone, ben sostiene l'intrigante testo da lui stesso scritto con la collborazione di Mario Scaletta, Massimiliano Giovanetti, Manuela D'Angelo, Luciano Federico e Riccardo Cassini. Passando dal Big Bang all’origine del mondo e dalla comparsa dell’uomo sulla terra fino  all’ uomo con il telefonino al posto degli occhi, Brignano traccia una sorta di bozzetto  storico sulla nostra civiltà. Il suo, è un vero e proprio messaggio,  capace di unire nel segno dell'intelletto e della voglia di un mondo meno affannoso e computerizzato. Puntando l'indice sulla “tecnologia schiavista”, Brignano, durante il suo show in evoluzione parla delle scimmie paragonando ironicamente gli atteggiamenti sessuali tipici dell'animale a certi comportamenti umani,  disserta sulla procreazione ed ancora, mette alla berlina il sistema bancario fino a giungere alla problematica dei tatuaggi sulla pelle che raffigurano nomi propri di persona ed allo scottante tema dei giochi estremi dei giovani di oggi. Ancora, Brignano, s'intrattiene sul difficile  rapporto genitori- figli, planando poi,  su di  un mondo da salvare nel nome di una falsa modernità. Ed è proprio il motto “Il mondo è tuo” impresso su di una sfera terrestre che rotea al centro del palcoscenico  a chiudere lo spettacolo. Lo stesso che tra risate e umane riflessioni, dall' era glaciale all'era internet, tenta di esorcizzare i malanni di una società sempre più alla deriva. Alla fine, tanti convinti applausi salutano l'artista che a spettacolo concluso e nonostante l'ora tarda, ha il tempo di parlare al pubblico del compimento dei suoi primi trent'anni di carriera, iniziata il 7 dicembre del 1985.     

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