di
Giuseppe Giorgio
NAPOLI-
Più che
mai coinvolgente ed affabulante, Lorella Cuccarini, è arrivata al
teatro Augusteo. E proprio dal palco dello storico spazio napoletano,
con il musical “Rapunzel” diretto da Maurizio Colombi, ha
letteralmente ammaliato il pubblico, ribadendo circa trent'anni dopo,
tutte le peculiarità artistiche che la videro beniamina in tv
accanto al Pippo nazionale. Conquistando la platea così come faceva
dal televisivo Teatro delle Vittorie negli anni 1985 e 1986 e
confermando le sue potenzialità di evergreen della scena e della
canzone, la Cuccarini, ha cantato, recitato e ballato, calandosi, in
una formidabile versione noir, nelle vesti della malvagia Madre
Gothel. E così, liberandosi dei pannni dell'eterna buona ed
affrontando un ruolo per lei a dir poco fuori dagli schemi, Cuccarini
non ha impiegato molto a confermare il famoso slogan che l'ha vista
per circa vent'anni, in una celebre pubblicità, come “ la più
amata dagli italiani”. Straordinaria, così come tutto il resto
della compagnia, alle prese con il personaggio scaturito dalla
fantasia dei germanici fratelli Grimm, la poliedrica artista ha
saputo mettere in luce una efficace professionalità presto tramutata
in una generosa dose di bravura ed entusiasmo. Divertendosi in scena
alla pari del pubblico in poltrona, Lorella Cuccarini, ha infuso nel
suo personaggio una pozione di buffo e di tenero riuscendo a rendere
addirittura amabile una figura, che sia pure fiabesca, rimane
sostanzialmente un esempio di perfidia e cattiveria. Con la
bravissima Alessandra Ferrari, che dopo l'Esmeralda del “Notre Dame
de Paris” di Cocciante, ha ben vestito i panni della principessa
Rapunzel ed ancora, con l'eclettico Giulio Corso, efficacemente ed
elegantemente alle prese con il simpatico ladro dal cuore buono,
Phil, tutto lo spettacolo, puntando su di un collettivo dagli
altissimi livelli, ha posto in luce un lavoro nato con una marcia in
più. Diretto da Colombi, il musical “Rapunzel”, ha avuto il
potere di trascinare tutti, grandi e piccini, in un mondo fantastico
prendendo in prestito, a tratti, per migliorare la presa, anche gli
elementi tipici dell'universo cinematografico. Portando in scena il
meglio di una selezione fatta tra 1200 giovani artisti, “Rapunzel”,
anche all' Augusteo, ha sfoggiato il pregio di 20 sensazionali
performers sempre perfettamente in equlibrio tra la canzone, il ballo
e la recitazione. Muovendosi sulle ali delle belle e diversificate
musiche di Davide Magnabosco, Alex Procacci e Paolo Barillari, il
lavoro si è anche avvalso delle funzionali ed accattivanti scene di
Alessandro Chiti così come dei costumi di Francesca Grossi, del
sound design di Maurizio Capitini, delle coreografie di Rita Pivano,
del disegno luci di Alessandro Velletri e degli effetti di magia di
Erix Logan. Lasciando sicuramente un buon ricordo, lo spettacolo
musicale prodotto da Luigi e Alessandro Longobardi, è dunque
piaciuto agli spettatori napoletani. Gli stessi che, uscendo dalla
sala commentando positivamente ed a viva voce quanto appena visto,
hanno potuto godere di una messinscena, neanche a dirlo, fiabesca,
capace tra novità, qualità ed originalità, di brillare dall'inizio
alla fine di una forte e dirompente luce propria.
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