sabato 21 maggio 2016

Franco Pinelli, al Teatro “Mario Scarpetta” di Ponticelli, applaudito protagonista della sua rilettura de "Il settimo si riposò"

Abituato ai drastici riadattamenti teatrali di un regista ed attore come Franco Pinelli, il pubblico del Teatro “Mario Scarpetta” di Ponticelli, sta applaudendo in questi giorni la messinscena de "Il settimo si riposò". Ovvero, una delle più rappresentate commedie di Samy Fayad, datata 1969, riproposta dall'ardito artista nel grazioso spazio di Strada Provinciale Madonnelle con l'Associazione Culturale “Partenope” presieduta da Giovanni Vigliena. Puntando sul lavoro dell'autore e giornalista nato a Parigi e trapiantato a Napoli, dove è morto nel 1999, Pinelli, in scena (si replica anche stasera 21 maggio alle 21.00 e domani alle ore 18.00) sta regalando al pubblico una commedia brillante ridotta a due atti, ricca di intrecci e personaggi vittime di situazioni comiche al limite del paradossale. Nei panni del protagonista Antonio Orefice, il bravo Pinelli, riproduce sul palcoscenico le smanie ed i difetti di un personaggio davvero singolare. O per meglio dire, le inquietudini di uno stravagante tipo che nell'osservare le domeniche come momento sacro dedicato al riposo e alla quiete, deve tuttavia subire, oltre al turbamento di una suocera e di una figlia fidanzata con una sorta di malato immaginario, un evento assai imprevisto. Vedovo di una moglie giovanissima, infatti, il povero  Antonio che odia un suo vicino di casa,  un certo Vincenzo Camporeale, che, pur avendo il suo stesso stipendio, ha un attico con piscina, auto fuoriserie e molte donne, deve vederserla con l'intrusione  in casa di un pericoloso bandito armato di nome Capurro. Con il resto della compagnia formata da Marina Moscatelli, Francesca Pia Di Martino, Antonio Lippiello, Mario Di Martino, Carlo Maratea, Patrizia Cosimo, Giovanni Striano, Emilia Padronaggio e Dante Mazzariello, il lavoro produce tante risate tutte derivate da una serie di esilaranti personaggi che sembrano giungere da ogni dove per complicare la situazione. 
                                                                                                           giu.gio.

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